Il limite annuale alla compensazione in F24 opera cumulativamente, per anno solare, per tutti i crediti di imposta dei quali è titolare il contribuente, e non singolarmente per ciascun credito d’imposta. Qualora i crediti emergenti dalla dichiarazione annuale 2020 (anno 2019) non siano stati compensati nel 2020 per raggiunti limiti di utilizzo, è possibile continuare ad utilizzarli in compensazione nel 2021, indicando nel modello F24 come anno di riferimento il 2019, fino alla data di presentazione della dichiarazione annuale 2021. Tali crediti utilizzati in compensazione nel 2021 concorreranno con gli altri crediti maturati e utilizzabili nell’anno al limite per l’anno solare 2021. Con riferimento ai crediti maturati a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, la compensazione del credito annuale o relativo a periodi inferiori all’anno dell’IVA, dei crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle imposte sostitutive delle imposte sui redditi e all’IRAP, per importi superiori a 5.000 euro annui, può essere effettuata a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui il credito emerge. Il limite massimo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili tramite modello F24 ovvero rimborsabili ai soggetti intestatari di conto fiscale, è fissato in 700.000 euro per ciascun anno solare (art. 34, Legge n. 388 del 2000). Solo per l’anno 2020, in considerazione della situazione di crisi derivante dall’emergenza sanitaria da Covid-19, detto limite è stato innalzato ad 1 milione di euro (art. 147, D.L. n. 34 del 2020). Il limite alla compensazione opera cumulativamente, per anno solare, per tutti i crediti di imposta dei quali è titolare il contribuente, e non singolarmente per ciascun credito d’imposta. In proposito l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i crediti emergenti dalla dichiarazione annuale 2020, relativa al periodo d’imposta 2019, non compensati nel 2020, per raggiunti limiti di utilizzo (1 milione di euro), possono continuare ad essere compensati nel 2021 (indicando nel modello F24 come anno di riferimento il 2019), fino alla data di presentazione della dichiarazione annuale 2021 relativa al periodo d’imposta 2020, dove detti crediti che residuano dall’anno precedente, al netto di quanto già utilizzato in compensazione con il modello F24 (da indicare nella sezione II del quadro RX), saranno “rigenerati” e conseguentemente sottoposti al visto di conformità (nel senso che sarà verificata la corretta esposizione del credito nella relativa dichiarazione).
Attualmente, dunque, le modalità di utilizzo in compensazione dei crediti relativi alle imposte sui redditi e all’IRAP, comprese le addizionali e le imposte sostitutive, emergenti dalle dichiarazioni annuali o dalle istanze sono allineate a quelle già previste per i crediti IVA. In particolare, detti crediti, se eccedenti i 5.000 euro, possono essere utilizzati in compensazione non più dal 1° giorno dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, bensì dopo la presentazione della relativa dichiarazione annuale o istanza. Inoltre, la dichiarazione annuale o l’istanza, da cui emerge il credito compensabile superiore a 5.000 euro, deve recare il visto di conformità e la compensazione va eseguita utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia (Entratel e Fisconline).
I crediti relativi al periodo d’imposta precedente utilizzati in compensazione concorrono con gli altri crediti maturati e utilizzabili in compensazione nel 2021, al limite dei 700.000 euro per l’anno solare 2021.